Come se la passano gli artisti di strada italiani?

Un articolo di Doriana Tozzi su rock.it

26-03-2016

Correndo da un luogo all'altro o anche solo passeggiando per la città può capitare di venire catturati da estemporanee espressioni artistiche che si offrono generosamente ai passanti: succede ogni volta che la strada che si percorre è stata debitamente trasformata in una “sala da concerto” oppure in un circo o teatro. Una cosa che accade quotidianamente in tutto il mondo sin dai tempi dell’antica Grecia grazie ad instancabili artisti di strada: sono professionisti di ogni genere (dal musicista al clown, dal giocoliere al ritrattista, dal madonnaro all’attore…), che mettono in scena la propria arte sul palcoscenico delle nostre città. Una pratica antica che ha sempre affascinato cantautori, registi, poeti e creativi di ogni epoca, tanto per la libertà della sua forma quanto per la nobiltà del suo intento di portare l’arte fuori dai “palazzi”, fuori dai luoghi convenzionali generalmente rivolti a ristrette élite, offrendola a tutti, lungo le vie, le piazze, le stazioni e i luoghi pubblici delle città.

E così il cinema, la musica e la letteratura sono ricchi di riferimenti a questo affascinante modo di esibirsi: da “La Strada” di Fellini (con le avventure dell’artista di strada Zampanò e della dolcissima Gelsomina nell’Italia degli anni ’50) a “Pezzi di Vetro” di De Gregori (in cui secondo molti “l’uomo che cammina sui pezzi di vetro” è proprio un artista di strada) o al divertente ed eclettico Bert, amico di Mary Poppins, che sbarcava il lunario tra performance musicali per le strade e dipinti con i gessetti realizzati sui pavimenti di una Londra degli inizi del ’900, giusto per fare alcuni esempi tra i più noti. D’altronde proprio attraverso performance in strada hanno cominciato a farsi apprezzare grandi attori come Robin Williams, Pierce Brosnan, Dario Fo o musicisti come Rod Stewart, Tracy Chapman, Ed Sheeran, Sting, Zaz, Glen Hansard e tantissimi altri, segno evidente che l’arte di strada è un fenomeno culturale di grande interesse, che andrebbe oggi più che mai - in un mondo tanto globalizzato quanto bisognoso di bellezza - rispettato e tutelato.

A differenza di quanto accadeva spesso in passato, oggi l’arte di strada vanta soprattutto performer di altissimo livello e le manifestazioni ad essa dedicate sono sempre più seguite. Per quale ragione, allora, l’Italia si ostina a non riconoscere adeguatamente l’importanza di questo fenomeno artistico?

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