Irlanda e Svizzera, doppio passaggio per portare Fresh Street in Italia

Fnas organizzerà Fresh Street a Torino

13-06-2019

Dal 7 al 9 ottobre 2020 il più importante evento europeo del nostro settore è organizzato da FNAS a Torino.

Chi l’avrebbe detto, poco più di tre anni fa, che avremmo fatto tanta strada in così poco tempo. Nel 2015 la FNAS entrava ufficialmente come membro attivo nel network Circostrada. Nel 2020 Torino ospiterà il più importante evento internazionale dedicato alle arti nello spazio pubblico. Prima di noi Tarrega (ES), Santa Maria da Feira (PT) e infine, freschi freschi, Galway (EI) in cui la FNAS ha gestito la work session dedicata al tema dell’Urban Environnement e firmato il discorso finale di chiusura, condotto in modalità performativa da Paolo Apolito, nostro beneamato antropologo di riferimento, e Francesca Castellano, clown italiana residente da oltre 20 anni in Irlanda. Un modo insolito e creativo di terminare 3 giorni intensi, ma in linea con l’esigenza di rendere Fresh Street un’esperienza differente.

Ma perché anche la Svizzera? In questi giorni il General Meeting di Circostrada è stato ospitato da Aarau, in concomitanza con il festival Cirqu’Aarau. Sono stati tre giorni intensi, in cui il gruppo di lavoro di Fresh Street ha fatto il punto sui risultati dell’esperienza irlandese ed è stata ufficialmente passata la staffetta al prossimo corridore, che siamo noi. Uno sguardo all’agenda politica locale, la presentazione del partenariato locale che dovrà sudare sette camicie, una panoramica degli spazi in cui collocare l’evento e, infine, la proposta di tema generale dentro cui far confluire i contenuti che il network elaborerà come urgenze da trattare e condividere.

Perché Torino intanto e non un’altra città? Torino è città che ha una tradizione importante legata alle arti nello spazio pubblico e soprattutto, quando presentammo la candidatura, aveva già posto sul piatto una serie di opportunità e facilitazioni. In secondo luogo il capoluogo piemontese ha una capacità ricettiva adeguata alla portata dell’evento (si prevedono almeno 400 programmatori e artisti di tutto il mondo) e una moltitudine di spazi urbani aventi nature diverse, in grado di permettere di far vivere un’esperienza di transito con diverse sfumature.

In secondo luogo Torino ci ha facilitato nell’individuazione del tema per il prossimo Fresh Street, proprio a partire dalla doppia identità di città regale e città industriale. È così che, provenendo dalla tematica di “place and identity” che ha caratterizzato il Fresh irlandese, abbiamo proposto di partire dalle diversità (che lette come contrapposizioni sono oggi un’urgenza politica che non è possibile ignorare) ragionando attorno alla domanda se le arti nello spazio pubblico possono collocarsi, nel loro istante creativo, nel territorio di mezzo delle contrapposizioni culturali e se possono contribuire ad innescare i processi per costruire ponti tra le differenze.

È così che questo General Meeting ha accolto le due frasi chiave che caratterizzerando l’esplorazione del prossimo Fresh Street in Italia: the space in between e building bridiges.

A partire da oggi cominceremo a parlare con continuità del percorso iniziato. L’augurio è quello di poter vedere finalmente una partecipazione massiccia dei professionisti italiani (artisti e organizzatori), che vediamo così raramente negli eventi europei di Circostrada. Ci sarà la creme de la creme dei programmatori di tutto il mondo, federazioni e organizzazioni europee di supporto alla creazione artistica, centri di residenza e finestre di visibilità sulla mobilità internazionale. Per chi vuole imparare come uscire dai confini italiani, sarà un delitto non partecipare, perché saranno tutti qui.

Un’ultima parola, per non svelare tutto subito, va dedicata a chi ci accompagnerà in questo percorso. Come FNAS siamo assolutamente contrari a grandi eventi che passano per il territorio senza generare ricadute di professionalizzazione a livello locale. È per questo motivo che abbiamo deciso di coinvolgere in forma operativa due delle realtà torinesi più giovani, ma ben strutturate, che da qualche anno si stanno strutturando per diventare soggetti riconoscibili per le esigenze del settore. Per l’organizzazione dell’evento ci accompagneranno dunque sia la Cooperativa italiana Artisti sia la Reve Show. Non dimenticheremo, tuttavia, di cercare di coinvolgere, trovando insieme la formula migliore, tutte le altre realtà che su Torino sappiamo in grado di aiutarci a recuperare quella credibilità internazionale che alcune vicende del passato avevano fortemente minato e questa è un’altra delle ragioni per cui ci siamo detti “questo Fresh in Italia s’ha da fare” e per cui siamo fieri che si farà.

Segnatevi in agenda queste date: 7, 8 e 9 ottobre 2020 Torino. Non mancate!

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