Il Municipio 1 caccia gli artisti dal centro di Roma. Fnas: "Faremo valere i nostri diritti in tribunale"

Disposti al dialogo con il I° Municipio, ma solo per garantire l'uso degli spazi comuni a tutti i cittadini

12-03-2017

Con la mozione CA-39132 del 9 Marzo 2017,  il I° Municipio del Comune di Roma ha vietato l’arte di strada nelle più importanti vie e piazze del Centro, come piazza di Spagna, Santa Maria in Trastevere, via del Corso e molte altre. Si tratta di un provvedimento a senso unico, adottato senza il dovuto  confronto con gli artisti. Quanto è accaduto è per noi una sconfitta della politica, un tradimento del ruolo democratico che le compete. Il risultato è presto detto: quando non si è in grado di governare si proibisce. Quando non si è in grado di individuare chi disturba e arreca danno si vieta a ogni cittadino di far valere un proprio diritto.

Ci sono cinque articoli della Costituzione che parlano della libertà di espressione, lo spazio pubblico non è di proprietà dei residenti, né dei politici, né del Municipio. Lo spazio pubblico è di tutti. E, in questo caso specifico, siamo di fronte a uno scippo. Un gruppo di cittadini, sostenuto dalla politica, si è arrogato il diritto di vietare ad altri che si comportano in maniera corretta l'utilizzo di luoghi di cui non sono proprietari se non nella stessa misura in cui lo sono gli artisti, cittadini a loro volta.

Data la situazione interverremo con i nostri legali: non ci sono stati nè discussione, né condivisione, né tantomeno accordi partecipati. Faremo valere le nostre ragioni che già in passato sono state riconosciute dal Tar (Tribunale amministrativo regionale). Siamo veramente dispiaciuti che forze politiche in carica si lascino trascinare in simili decisioni solo per contrapporsi a quelle di minoranza, è  un gioco delle parti che non deve esistere soprattutto quando al centro di una disputa ci sono un bene pubblico, un valore culturale e sociale al di fuori di qualsiasi colorazione politica. Nonostante la brutta vicenda siamo disponibili al dialogo con il Municipio, ritenendolo la miglior soluzione al problema creatosi, ma siamo altrettanto determinati a far valere in qualsiasi sede diritti che devono essere ripristinati al più presto.

 

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