Como vieta casse, microfoni e amplificatori agli artisti di strada
Fnas vuole parlare con gli artisti e contattare il Comune
02-05-2018
A Como il Comune vieta casse, microfoni e amplificatori agli artisti di strada. Lo riporta un articolo di Comozero.it.
"La terza – e probabilmente ultima – bozza del nuovo regolamento della polizia locale di Como è pronta. E da una prima analisi, contiene molte conferme e una novità piuttosto interessante.
Innanzitutto, la forma: si coglie nitidamente nel nuovo documento il tentativo del comandante della Polizia locale, Donatello Ghezzo, di rendere il regolamento più agile e meno “pesante”, sia in termini di interpretazione sia in termini specifici di numero di pagine. Il documento nella versione 3.0 – datato 24 aprile – è infatti è decisamente meno lungo del primo. Sul fronte caldissimo del contrasto alla questua e all’accattonaggio molesto, non si registrano variazioni: rimangono il cosiddetto “Daspo urbano” – ossia l’allontanamento coatto previsto dal Decreto Sicurezza Minniti – e sono confermati i luoghi specifici che rientreranno nell’ambito operativo del provvedimento (ne abbiamo parlato diffusamente e dettagliatamente con questo articolo).
La vera novità, dunque, riguarda gli artisti di strada. Prima di tutto, le performance nello stesso punto della città potranno durare soltanto mezz’ora continuativamente, mentre nella prima versione del regolamento il Comune concedeva un’ora (a fine tempo è sempre obbligatorio uno spostamento di almeno 200 metri).
Per quanto riguarda gli orari, nella prima versione il divieto notturno andava dalle 22 alle 9 mentre ora si stabiliscono due periodi di stop, con altrettanti periodi dell’anno, leggermente più lunghi. Alla mattina le esibizioni non potranno più iniziare prima delle 9.30, con termine massimo alle 22, dal primo maggio al 30 settembre. Mentre dal primo ottobre al 30 aprile, è anticipato alle 19.30 la “dead line” serale." ... Continua a leggere l'articolo qui.
Il Presidente Fnas, già in contatto con alcuni artisti del luogo, vorrebbe coinvolgere altri artisti in un dialogo per poi mettersi in contatto con il Comune.
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